La donna nella tragedia appare spesso più forte dell’uomo, inarrestabile, invincibile, capace di stravolgere l’ordine sociale per il suo fortissimo legame con la natura (basta pensare alle Baccanti). La tragedia funge come specchio della società, una società maschile fondata sulla centralità dell’uomo che, essendo ben consapevole di questa forza e temendola, aspira a sottometterla, prevaricando sulle leggi della natura.