Durante gli ultimi giorni della settimana dello studente, gli alunni del liceo classico Jacopo Sannazaro, come ogni anno, hanno deciso di tenere fede alla tradizione del concerto di natale, noto a tutti come “Sannazarock”.
In considerazione dell’attaccamento dei Sannazarini alla loro kermesse canora, abbiamo deciso di porre alcune domande agli organizzatori.
Chi si occupa dell'organizzazione? Perché avete deciso di farlo?
Giuliana: ”L’organizzazione del Sannazarock è come ogni anno affidata ad alcuni studenti affiancati da un professore di riferimento che, nel nostro caso, è il prof. Sosti. Sono contenta di aver avuto la possibilità di poter partecipare attivamente all'organizzazione del concerto: sono ormai all'ultimo anno e voglio vivere al massimo questa esperienza. Ho già collaborato ad altre edizioni del Sannazarock: in tali circostanze ho avuto modo di conoscere alcuni degli organizzatori. Sono persone fantastiche! È una gioia poter collaborare con loro. Fare gruppo è una meravigliosa occasione per consolidare la nostra amicizia.”
Mi spiegate il perché della location?
Sveva: “Il concerto si terrà a Piazza Fuga, come ogni anno, essendo il luogo di ritrovo di tanti Sannazarini ed una delle poche piazze al Vomero adatte a questo tipo di manifestazione.”
Come sarà organizzato?
Davide: “Per l'organizzazione dei musicisti verrà stilata una scaletta in base al tipo di pezzi che verranno suonati. I gruppi si esibiranno secondo quell'ordine. Riguardo gli orari, è tutto da confermare perché non abbiamo ancora nessun documento ufficiale con i permessi comunali. Approssimativamente, il concerto dovrebbe iniziare alle 17.00 e terminare alle 21.00 … vedremo.”
Avete riscontrato molta partecipazione?
Francesca: “Si, la risposta dei ragazzi è stata molto positiva. Il Sannazaro è ricco di musicisti e cantanti che hanno voglia di mettersi in gioco. Inoltre, tra i partecipanti ci saranno anche ragazzi di altre scuole, che desiderano partecipare all'evento.”
Credo vi aspettiate una grossa affluenza di pubblico: come la gestirete? Avete previsto un servizio d'ordine?
Davide: “Come gli altri anni ci auguriamo una grande partecipazione da parte di tutti i ragazzi. Per il momento posso solo dire che sicuramente ci sarà un servizio d'ordine, sull'organizzazione del quale ci riserviamo di concordare con i rappresentanti.”
Chi saranno i presentatori?
Francesca: “Indicativamente i presentatori saranno 2 ragazze e 2 ragazzi. Per il momento ci stiamo concentrando sulla scelta dei musicisti che si esibiranno, dopodiché valuteremo come muoverci per la scelta di presentatori validi.”
Suonate qualche strumento? Come gestite l'ansia da palcoscenico?
Francesca: “Si, suoniamo e/o cantiamo tutti. Personalmente, negli ultimi anni sono cambiata molto. Ultimamente riesco a gestire l’ansia con più tranquillità. Mentirei però se dicessi di essere completamente tranquilla quando sono sul palco. Credo che un po’ di ansia da prestazione sia normale e costruttiva, quando non sfocia nel panico, che invece è assolutamente da evitare.”
Davide: ”Ognuno di noi suona uno strumento, al concerto io suonerò la chitarra e il basso. personalmente non ho un modo per gestire l'ansia ma questo non vuol dire che non ci sia, anzi, ma di solito dopo essere salito sul palco ed aver iniziato a suonare più che all'ansia penso a cosa devo fare ed a portare a termine il pezzo senza fare troppi casini. A tutti i neofiti consiglio tanta pratica: solo con quella si può migliorare, sempre che alla base ci sia essere sempre tanta passione. Ai ragazzi che sono al loro debutto consiglio di stare tranquilli: possono inoltre chiedere consigli a qualcuno più grande e con più esperienza. Ricordo che al mio primo Sannazarock guardai verso il pubblico una sola volta, pensando "preferirei essere ovunque tranne che qui". Per il resto, tenni la testa bassa per gli altri 2 minuti e mezzo di canzone.”
Avete qualche consiglio per i neo musicisti e o cantanti?
Martina: “Penso che per chi non abbia mai suonato o cantato in pubblico, il Sannazarock sia da un lato un’esperienza unica e formativa dall'altro possa apparire motivo di ansia. Un consiglio che mi sento di dare è che bisogna concentrarsi sul fatto che si stia facendo un qualcosa che si ama effettivamente fare, e tentare di non essere scalfiti dalle critiche. L’importante è divertirsi!”
Perché credete che il Sannazarock sia importante?
Sveva: “Io porto e porterò sempre il Sannazarock nel mio cuore. Credo sia un’esperienza bellissima, formativa e utile per la socialità. È un momento di incontro sia per i musicisti che prima non si conoscevano che, mi auguro, per il pubblico stesso. E poi chi lo sa, magari proprio da questo palco uscirà un musicista e/o cantante di successo!”
Giuliana: “È l’opportunità di superare i propri ostacoli, mettersi in gioco, conoscere altri ragazzi. Trascorrere tanto tempo in sala prove, è un evento che fa crescere e soprattutto fa crescere insieme. La settimana scorsa ho passato cinque ore ininterrotte in sala prove con alcune delle ragazze con le quali suonerò diversi brani: è stata un’emozione indescrivibile! Abbiamo saltato, ballato e suonato fino allo sfinimento. È uno dei momenti che ricorderò per sempre, la maggior parte dei bei momenti vissuti in questa scuola per me sono in qualche modo legati al Sannazarock. Detto ciò come ci ricordano i nostri rappresentanti Alsho e Giò... uagliu osate!”
Giulia Cavallaro IV D
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