Agli inizi di quest'esperienza, quando avevo appena fondato "articolo19", mi faceva stare malissimo il solo pensiero che un giorno avrei dovuto abbandonarlo.
Lo percepivo come una mia creatura, come un figlio che avrebbe potuto crescere sano solo se accudito da me.
Ho lottato per avere un mio spazio all'interno della scuola, e quando sembrava ormai impossibile mi sono resa conto che forse potevo seguire un'altra strada.
Così ho pensato ad "articolo19" e, insieme ad un piccolo nucleo iniziale, ho attuato passo dopo passo quello che avevo progettato.
Col tempo ho imparato a condividere questo spazio così faticosamente creato, e vi sono entrate altre persone, la redazione, che l'hanno da subito avvertito come spazio di confronto e condivisione.
Presentare il progetto in assemblea è stata per me una rivincita, e con "articolo19" lascio un bel pezzo di me a questa scuola.
Insieme alla redazione ho raggiunto anche il più ambizioso degli obiettivi: il cartaceo.
Erano almeno cinque anni che non circolava per i corridoi del Sannazaro un giornale cartaceo interamente gestito dagli studenti!
Quindi lascio il giornale soddisfatta, contenta di essermi messa in gioco con un'esperienza che mi ha fatta crescere.
E, contro ogni aspettativa, passare il testimone è stato un processo fisiologico e nient'affatto traumatico.
Giunti quasi alla fine del proprio percorso di studi, ci si sente già con un piede fuori dal liceo e ci si concentra automaticamente su altro.
Ad ogni modo, "articolo19" è in ottime mani.
Spero che possa rafforzarsi di anno in anno senza perdere la propria identità.
Ad maiora!
L'ormai ex caporedattrice
Anita Sorrentino
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Anonimo del Sublime (martedì, 26 marzo 2019 22:54)
Il passaggio di testimone è davvero duro ti capisco, un po’ e come quando vicino ad un classico scrivi tutto e in modo ordinato e poi vendi il libro a me è successo è davvero drammatica come cosa e da un certo punto di vista abilente ma che ci vuoi fare andiamo avanti e scriveremo nuovi appunti