Episodio 3: "L'importanza delle bandiere" di Luca Minopoli, 5C

Spesso una domanda che le persone si pongono, in particolar modo chi non segue questo sport, è: ma perché piace il calcio? Ci sono moltissimi motivi per cui la gente inizia a seguire questo sport, ma se questa passione spesso continua per tutto il corso della vita degli appassionati il merito principale è delle bandiere. Per chi non conoscesse il significato del termine legato allo sport, una bandiera è un giocatore che resta nella stessa squadra per tutto il corso della carriera, o quantomeno ci resta per la parte principale di essa. Per fare un esempio calcistico, una bandiera può essere Maldini, Totti o Zanetti. La magia che vi è attorno a queste figure è difficilmente comprensibile: solo chi le ha vissute può intendere. Ogni bambino che si avvicina al calcio vuole emulare il proprio idolo, andare a giocare al parco o al campetto più vicino con la sua maglia. Ma ciò che distingue le bandiere dagli altri calciatori è proprio questo: sono persone che ti accompagnano per una buona parte della tua vita, gioisci per i loro successi, soffri per gli insuccessi. Io stesso mi sono innamorato di questo sport grazie ad una bandiera: dall’età di 4 anni fino al 28 Maggio 2017 la mia passione è stata segnata dalla carriera di Francesco Totti. Il suo ritiro l’ho vissuto dal vivo, in un’atmosfera magica, stadio Olimpico di Roma pieno, 80.000 persone in lacrime per l’addio del loro capitano, del loro idolo. Il suo ritiro mi ha segnato in un modo difficile da spiegare: in quel momento mi sono passati davanti tutti i momenti belli vissuti con quel giocatore, e con essi anche i momenti della mia vita privata degli stessi anni. In quel momento ho avuto la consapevolezza che ogni cosa ha un proprio corso, e di conseguenza una fine. Ma il ricordo segnerà per sempre la tua persona, indipendentemente dal finale, e queste esperienze diventano parte integrante del proprio essere. E certe emozioni possono essere vissute solo grazie a persone che sono un tutt’uno con la propria squadra, che diventano l’emblema di essa. È un rapporto quasi sentimentale basato sull’amore e sulla fiducia che si instaura e si fortifica col tempo. Nel calcio moderno la figura della bandiera sta sparendo, lasciando sempre meno punti di riferimento per chi ama questo sport e per i bambini che vogliono semplicemente esultare per le gesta del proprio idolo, o emularlo giocando con gli amici. E con la sparizione di queste figure, vi è un conseguente calo del romanticismo in questo sport, che ancora una volta si dimostra il perfetto specchio della società contemporanea.

 

Amarsi è come armarsi voltarsi e contar 10 passi” Tedua, Acqua (Malpensandoti)

 

Luca Minopoli, 5C.

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