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"C'era una volta" di Giulia Cavallaro, 3D

Once Upon A Time…

L’altro giorno a scuola ci hanno raccontato una favola, la stessa che ci raccontano da sempre mentre ci regalano barbie e ci fanno vedere cartoni come “La Bella Addormentata nel bosco”. La favola si intitola “Parità dei Sessi”. La conoscono tutti, ma esistono diverse versioni a seconda di chi la racconta e per chi la si racconta. Quasi sempre, la favola ha un lieto fine in cui uomini e donne convivono pacificamente tra loro, con gli stessi diritti e con le stesse opportunità. Nulla in contrario, a tutti piacciono i lieto fine, ma certe volte la realtà è molto diversa dalle favole. In queste ultime le donne, sin da piccole, vengono messe al pari dell’uomo. Non giocano solo con bambole perfette, con i capelli sempre in ordine e un sorriso sempre stampato in viso. No, loro giocano anche alla guerra come i maschi, progettano strategie e “combattono” senza pensare al loro aspetto esteriore. Nella realtà passano le loro giornate ad acconciare i loro capelli e quelli delle barbie.

Nella favola, una volta diventate adulte, intraprendono qualsiasi tipo di carriera e si guadagnano da vivere grazie alla loro intelligenza e non per la taglia di reggiseno, sono imprenditrici non segretarie. Nella realtà passano il loro tempo in casa a farsi belle per uomini che non le apprezzeranno mai, ma a loro non importa, è quello il loro dovere: sposarsi e procreare, perché la società questo si aspetta.

Questa favola però non racconta tutta la storia. Manca un pezzo, il più importante. Si narra di un tempo in cui le donne, stufe di essere tante piccole Cenerentole, hanno deciso di voler scendere per strada e voler dire la loro, si narra di un tempo in cui le donne si sono ribellate senza tener conto dei vestiti e del trucco, perché avevano capito che l’unica cosa che volevano avere era la libertà.

 

Questa parte della storia, però, nessuno la racconta. Perché? Perchè questa è l’unica parte vera, e si sa che questa unica, piccola parte ha il potere di far svegliare di nuovo quel desiderio di uguaglianza tanto represso. Perché di quel desiderio tutti hanno paura. 

 

Giulia Cavallaro, 3D.

(Questa foto, presa dalla pagina ufficiale di Once Upon a Time, ritrae Biancaneve bambina nell’atto di scoccare una freccia. 

In questa scena sta affrontando un gruppo di briganti che hanno attaccato un villaggio di contadini, dimostrando così al popolo di avere il valore necessario a diventare regina. Once Upon a Time è una serie in cui le principesse non si limitano ad aspettare che il principe azzurro le salvi, ma combattono per raggiungere i propri obiettivi e, come nel caso di Biancaneve, a volte sono loro stesse a salvare Azzurro.)

 

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